Il tema del trasferimento dei dati verso gli Stati Uniti, oggetto di una precedente circolare, pubblicata sul nostro sito il 27 marzo 2023, nella quale parlavamo del parere negativo del Garante della Privacy sul Data Privacy Framework disposto dal Presidente Biden, sembra, con la decisione di adeguatezza del 10 luglio u.s., aver raggiunto un punto di svolta.
La premessa fondamentale è che le norme comunitarie consentono il trattamento di dati personali fuori dai confini europei solo ed esclusivamente in paesi che garantiscano un livello di protezione e sicurezza dei dati personali pari o superiore a quello che il GDPR impone ai paesi dell’Unione.
L’idoneità della normativa del paese estero viene effettuata attraverso un “parere di adeguatezza”, uno degli istituti previsti dal GDPR che consente il trasferimento dei dati sulla base di un’analisi preventiva delle garanzie offerte.
In data 10 luglio 2023 è stata emanata la tanto attesa decisione di adeguatezza della Commissione Europea con riferimento al “Trans-Atlantic Data Privacy Framework”, il nuovo protocollo che supera il precedente Privacy Shields, invalidato dalla decisione della Corte di Giustizia dell’Unione con la sentenza c.d. “SchremsII”.
Con la decisione diviene pertanto lecito, libero ed autorizzato, per quanto ancora dibattuto tra le associazioni di categoria, il trasferimento dei dati tra UE e USA, comunque vincolato all’adeguamento delle aziende statunitensi al nuovo Protocollo.
Le Società che operano quali Titolari del Trattamento di dati personali avranno, quindi, la possibilità di rivedere processi e strumenti interni che prevedano il trasferimento di dati verso gli Stati Uniti, riaprendo eventualmente quei flussi interrotti a seguito della sentenza della Corte di Giustizia del 2020.
(Avv. Giampiero Pino) (Avv. Luca Testa)
